Si riparte ragazzi

Non so ancora se è più piacevole la sensazione di stare in ferie o quella di stare in ferie, ma contemporaneamente trepidare per il ritorno in curva.
Sicuramente non è una questione d'età, ma è di tutto lo specchio preciso di quella che può essere definita... astinenza da Cucs!
Quando agosto volge al termine, praticamente si inizia ad entrare in "clima partita", e tutti i pensieri, le idee, l'organizzazione estiva (iniziata comunque con molti mesi di anticipo) cominciano a prendere forma. C'è da avvisare i ragazzi, qualcuno a ricontrollare i megafoni e ritirare le tessere, verificare che il lavoro delle nuove sciarpe e magliette segua le giuste indicazioni, quindi la sistemazione delle bandiere e vedere se manca qualche asta, si organizza la prima riunione del dopo estate e si contano i giorni.
Ah magico mondo dei tifo, se non ci fossi dovrebbero inventarti!!
Siamo tutti pronti vero? Stavolta si combatte su tre fronti e dobbiamo essere più che mai preparati, proprio per evitare false partenze vogliamo dare una «ripassatina» tutti insieme a questo nostro fantasmagorico ambiente curvarolo?
Parleremo del gruppo, dei ragazzi che lo compongono e di quelli che ne vorrebbero far parte, di come comportarsi, dei rapporti con chi ci è vicino e con i tifosi giallorossi di fuori, parleremo dei tanti problemi che inevitabilmente si vengono a creare. In poche parole sarà una rimpatriata, che servirà senz'altro a farci sentire ancora più vicini.
Iniziamo quindi proprio dal nostro amato gruppo, il Commando Ultrà Curva Sud occupa veramente il vertice dei nostro "essere tifosi", ed è proprio per questo che il comportamento deve essere sempre all'altezza della situazione.
Fino ad oggi è stato fatto un discreto lavoro, ma questo non vuol dire che bisogna accontentarsi, dobbiamo guardare sempre avanti. Il gruppo appartiene a tutti e tutti sono tenuti a rispettare le regole, non sempre è un gioco stare in curva e cantare, spesso c'è bisogno di coscienza e maturità.
Far parte di un gruppo, vivere tutti insieme esperienze costruttive di amicizia e solidarietà è un fatto molto positivo che aiuta a conoscere gli altri e ti fa crescere dentro.
Per quelli che vivono più da vicino l'avventura del gruppo, per quelli che hanno la fortuna di partecipare attivamente alle iniziative dei Commando torno a ripetere che nessuno deve mai sentirsi arrivato. Si è tutti uguali, tutti amici, tutti sulla stessa barca, uguali anche a quelli che si avvicinano timorosi e spaesati, per la prima volta al gruppo, speranzosi di poter fare qualcosa, di potersi sentire finalmente utili.
Noi siamo, o almeno proviamo ad esserlo, un gruppo di amici, felici di trascorrere insieme le domeniche calcistiche; la vita di un gruppo dipende sempre dal comportamento di ognuno di noi, non dimeentichiamolo mai!
Ma non ci sono solo cene e festeggiamenti nella vita dei gruppo, esistono anche altri aspetti, anch'essi importanti, che alla gran massa sono sconosciuti.
E' bello mettersi al collo la sciarpa o indossare la maglietta nuova, è bello esibire la tessera, ma dietro ci sono dei sacrifici organizzativi che non vanno dimenticati. Il materiale non si fa da solo, noi non abbiamo la borsa magica di Mary Poppins, ma solo tanta volontà che alla fine, naturalmente, ci regala i suoi frutti. Il materiale non viene fatto per farci belli o riempire l'armadio, ma per parlare del gruppo e va sempre onorato perché dietro a quel nome ci sono anni di sacrifici, c'è una storia che merita il massimo rispetto.
Portare una felpa con su scritto CUCS è un atto d'amore verso il gruppo, è un gesto che deve riempirci d'orgoglio e non un movimento meccanico che si compie quando ci si veste.
Anche per i rapporti con i tifosi di fuori bisognerà apportare dei migiioramenti, soprattutto alla luce delle ultime esperienze.
Con la stragrande maggioranza è andato tutto bene, rimane l'amarezza di certi atteggiamenti da furbi che si commentano da soli, ancora c'è gente che ci richiede la tessera e poi sparisce nel nulla, c'è gente che a parole promette mari e monti, garantisce aiuti e disponibilità e alla fine si scopre amorfa e senza voglia di fare.
Ed invece no cari signori, anche se lontani si può essere utili per il gruppo, si può essere Ultras, si può lavorare affinché ogni regione abbia la propria sezione, e che questa diventi il vero punto di riferimento per tutti i tifosi locali, tralasciando una volta per tutte quegli sciocchi problemi che esistono tra le varie città di una stessa regione. Non vale telefonare a tutte le ore solo perché si avvicina Roma-Benfica e servono i biglietti, non vale sentirsi di un gruppo solo in queste circostanze.
Bisogna cambiare ed in meglio, il gruppo vi è vicino ma l'aiuto deve essere meritato, niente più risposte dei tipo:"Che la faccio a fare la tessera tanto vivo lontano!", ma atteggiamenti più sicuri e soprattutto con più orgoglio.
Chi ha voglia di perdere tempo per favore si rivolga verso altri lidi, noi non contiamo sulla quantità ma sulla qualità, è questa secondo noi la filosofia vincente. La stessa che abbiamo riscontrato nella società.
Volevo infatti chiudere spendendo due parole (anche se in ritardo ma solo per motivi organizzativi) sulla campagna acquisti.
Sono rimasto soddisfatto e con me credo anche la maggior parte dei tifosi giallorossi, i nuovi arrivati non sono certo delle mezze figure e soprattutto non sono state fatte cessioni.
I timori sbandierati in bella scrittura su atteggiamenti poco chiari della società, su acquisti che sarebbero rimasti solo delle chimere e su cessioni che invece non sono mai state prese in considerazione, mi sembra che abbiano avuto la giusta risposta.
La società ha fatto ciò che era nelle proprie possibilità o almeno quello che le è stato concesso di fare, le solite azioni di disturbo ed i soliti atteggiamenti di poca chiarezza e di abbondante cialtroneria non hanno impedito che anche la Roma si rinforzasse.
Alla faccia di chi ci vuole male.
Nessuno è andato in pensione, i soldi sono stati spesi, tutti (o quasi) sono felici e contenti e soprattutto non ho più letto in giro della "Rometta" di fresca memoria.
Ora è il campo che deve darci la risposta, tra Campionato, Coppa Italia e Coppa Uefa la strada sarà lunga e certamente non sempre in discesa, ma stavolta lo spirito è diverso e questo vuoi dire già tanto.
Buon lavoro Ottavio, buon lavoro ragazzi!!

Stefano Malfatti
Commando Ultrà Curva Sud
Vecchio Cucs

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